Passa ai contenuti principali

Apice, la ricerca fotografica di Valeria Laureano in mostra a Lecce


Valeria Laureano nasce a Napoli nel 1989 e dopo gli studi comincia indagare la memoria perduta e ritrovata attraverso la fotografia. Apice è il nome del progetto che dal 22 giugno (h 19,00) al 6 luglio sarà in mostra a Lecce, negli spazi espositivi di LO.FT in via Simini 8 e curato da Roberta Fuorvia. Si tratta di un racconto per immagini che riporta in vita alcuni frammenti dell'antico borgo beneventano parzialmente evacuato a causa del terremoto in Irpinia del 1962 e poi completamente distrutto e abbandonato a seguito di quello del 1980; grazie alle fotografie e al lavoro di ricostruzione visiva di Valeria, è come ripercorrere un viaggio tra le strade, le case e certe "figure" sbiadite dal tempo.


Il lavoro è stato costruito su ritrovamenti come lastre di vetro, negativi medio formato, negativi 35mm alcuni trovati sul retro di un negozio di bare altri sepolti nel terreno umido.
Affianco a questi primi reperti la fotografa ha prodotto negativi dei luoghi e dei paesaggi di Apice vecchia, che sotterra per restituire alle immagini di oggi quel velo di distruzione e nostalgia che abita il paese. I protagonisti di Apice e le loro storie sono raccolti in un editing dalla plurima leggibilità che può essere interpretato in un quadro globale, attraverso una lettura d’insieme; individuale, seguendo una lettura orizzontale che ricostruisce le storie immaginate di ogni singolo soggetto; per concetto, attraverso una lettura verticale che permette al fruitore di schedare e dividere per categorie le fotografie raccolte in quel determinato insieme.


Quest’ultimo, essendo prettamente soggettivo, lascia libero il fruitore di captare secondo le proprie esperienze personali quali possano essere le connessioni concettuali al suo interno. Una contraddizione in immagini in cui il tempo non è più sinonimo di distruzione e abbandono ma di creazione e rinascita. L’allestimento è pensato per cercare di ripercorrere l’esperienza dell’autrice giocando con elementi materici quali resine e colle, accompagnati da installazioni multimediali e luminose come una vecchia tv vintage in cui sono intrappolati i volti e le voci di Apice vecchia, un lightbox dove sono incastonate le matrici delle lastre di vetro, album di fotografia, un visore retro illuminato dal quale sarà possibile visionare i negativi ritrovati e far viaggiare gli spettatori in una porzione di borgo ricostruita site specific per la mostra di Valeria Laureano.


Bio artista @_valerialaureano_ nasce nel 1989 a Napoli. Si laurea in Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Salerno e successivamente si trasferisce a Roma per frequentare il master triennale presso la Scuola Romana di Fotografia. Nel 2017 inizia a lavorare a Magazzini Fotografici a Napoli in qualità di coordinatrice e fotografa ed espone il progetto Apice al CIEE, San Paolo, Brasil. Dal 2018 segue la ricerca visiva di Body Island Project insieme ad altri artisti; è selezionata tra gli otto partecipanti della terza edizione del Laboratorio Irregolare del fotografo Antonio Biasiucci. Nel 2019 fonda Photo Words Lab, laboratorio di Scrittura e fotografia.

Bio curatore @robertafuorvia è curatrice e consulente per progetti fotografici. Nel 2014 è stata coordinatrice italiana di European Tour di SpazioLabò e ha collaborato con lo studio Tribunali138 a Napoli. Nel 2015 ha curato la mostra The phone book di Robert Herman presso LO.FT, Lecce; con il progetto VIA - Vision In Airport, dal 2015 cura, con Irene Alison, alcune mostre per l’Aeroporto Internazionale di Napoli; insegna editing e allestimento presso il CFI Centro di Fotografia Indipendente di Mario Spada. Dal 2015 al 2017 è stata direttrice artistica di Slideluck Napoli. Nel 2016 inizia a curare le mostre di Magazzini Fotografici di Yvonne De Rosa, a Napoli. Nel 2017 cura la mostra Apice di Valeria Laureano al CIEE, San Paolo, Brasile. Dal 2018 segue la ricerca visiva di Body Island Project insieme ad altri artisti. Nel 2019 fonda Photo Words Lab, laboratorio di Scrittura e fotografia.Ha lavorato con professionisti di fama internazionale come Richard Tuschman, Amber Terranova, Peter Funch, Elisabeth Biondi, Sylvia Plachy, Boogie, Brian Griffin.


Maria Angela Nestola @maria.angelanestola

Commenti

Post popolari in questo blog

Ascolta la scrittura, è nata Storielibere.fm

Finalmente una piattaforma di Podcasts fatti bene.  Cosa sono i Podcasts? (tutto quello che in Italia stavamo aspettando).  Sono trasmissioni radio diffuse via Internet, scaricabili e archiviabili sui propri dispositivi.  Se questa descrizione non vi basta, potete approfondire l’argomento leggendo l’articolo dell’esperto, Jonathan Zenti .

Oggi esce Visages Villages il film che ci spiega perché l'arte è per tutti

Il titolo dice tutto: volti e villaggi, quelli incontrati e catturati da JR e Agnès Varda . Lui  35 anni, lei 89 e qualcosa. JR è il celebre fotografo  franco-tunisino che ha affigge per le metropoli del mondo i suoi collage giganti raffiguranti uomini e donne comuni (ce ne sono anche  in Italia, a Napoli  sui marciapiedi della passeggiata a mare); Agnès Varda è la regista, sceneggiatrice fotografa belga,  autrice di Cleò, prima donna da Oscar, esclusiva esponente della  Nouvelle Vague .

Vico dei Bolognesi e Ibrigu, un party per celebrare lo stile

Da due anni  Vico dei Bolognesi   festeggia la sua felice residenza leccese in Via Matteotti 22  con un'accoglienza fregiata da una vivace fantasia: tratto peculiare dello store gestito dalla famiglia Betocchi, che ad ogni nuova stagione, ridisegna la sua sincera passione per la moda e il design, mettendo in dialogo tutte le tendenze delle aziende italiane più ricercate.

Viaggio in Toscana, senza pioggia

Premessa: prima di partire ho dato uno sguardo alle previsioni meteorologiche calcolate dal 28 marzo al 3 aprile (un'abitudine che non mi appartiene, ma considerati i tempi incerti delle ultime due stagioni ho fatto un'eccezione, e tale rimarrà). A poche ore dal volo la tabella riassuntiva della Toscana, presenta una serie inequivocabile di illustrazioni a soggetto fisso, temporale. Una dichiarazione di guerra. Ma per cinque giorni di fila, la nona beatitudine ha dato prova della sua fondatezza, rivelando (ancora una volta) che "colui che non si aspetta nulla, non rimane mai deluso". 

Walter Siti: "il denaro non paga più"

C'è stato un tempo in cui gli avanzamenti professionali, camminavano di pari passo con quelli sociali e l'ingresso all'età  adulta coincideva con i primi stipendi . "Io stesso - dice Walter Siti - a 39 anni, all'esordio da insegnante universitario avrei potuto farmi accreditare il mensile sul conto corrente, ma ogni 27 sceglievo di presentarmi allo sportello, per gustarmi soddisfatto il mio compenso, banconota su banconota. Ricordo  il piacere di pagare: una sensazione di trionfo " . 

Perché interrogare le tre fotografie di Aldo Moro

Ce lo spiega Marco Belpoliti con la riedizione del volume "Da quella prigione. Moro Wharol e le Brigate Rosse" in un dialogo con il fotografo Ferdinando Scianna, durante il quale vengono analizzate le polaroid scattate dai brigatisti al prigioniero, insieme alla terza, che ritrae il Presidente della DC accartocciato nel baule della R4 il 9 maggio del 1978, esattamente quaranta anni fa.

Manifesto della terza medicina, un’ora con Franco Arminio

Pubblicato per la collana piccole gigantesche cose della casa editrice AnimaMundi , ‘ Manifesto della terza medicina ’ di Franco Arminio è davvero un piccolo gigantesco capolavoro sul bisogno di salute e di malattia che l’uomo ha. 

Perché Palermo

Perché Palermo parla chiaro, ti spiega le cose per bene e tu le capisci. Emblema delle migrazioni, del cambiamento climatico, delle intersezioni geografiche, delle stratificazioni sociali, Palermo parla il dialetto con tutti, pure con l’Africa del Nord e il Medioriente, e si fa capire. Non gliene frega niente se non hai tempo, se ti scade il grattino, devi andare in bagno, se sei in vacanza, in esilio, in cerca di un rifugio o di un lavoro, per lei è sempre il momento adatto per spiegarti come il mondo l'ha cambiata e come lei continua a cambiare il mondo (e in quel frangente sta cambiando anche te).

Il cinema è partecipazione

Nasce nel solco di un “futuro aperto” il progetto Formula Cinema di Matera 2019  co-prodotto da Allelammie, tira dentro i soggetti e le storie di tutta la comunità lucana ed ha la firma di Mohsen Makhmalbaf , il regista iraniano di “Viaggio a Kandahar”, tra i maestri mondiali del  Cinema del Reale.

Il cortometraggio vincitore dell'Oscar racconta la vita di una scultrice

Mindy Alper è una brillante scultrice 56enne, esponente dell'Outsider art, tormentata da un grave disordine mentale ma con un'acutissima consapevolezza di se, della sua arte e della sua complessità, lei è la protagonista assoluta del cortometraggio che ha vinto l'Oscar 2018 "Heaven is a Traffic Jam on the 405".