Una tavolata di 20 metri, oggi sabato 23 maggio 2015, alle ore 20,00, trasfigurerà il volto di Galleria Mazzini, a Lecce,
apparecchiando i suoi spazi inerti, con una tovaglia cucita con tutte
quelle “cose” che si trovano, volano, vagano, e vivono il centro
commerciale della città.
Si potrebbe pensare che la primavera
abbia dato in testa ai commercianti della zona, e invece no; si tratta
di una splendida consapevolezza indotta dal gruppo Lua (Laboratorio Urbano Aperto) dal titolo: “La Tovaglia di Giuseppe, call for paper”, un evento che rientra nel workshop “Space of Indecision”
di casa alle Manifatture Knos fino al 24 maggio, e che si svolge in
contemporanea al 79esimo meeting del centri culturali europei Trans
Europe Halles (Teh) sotto la guida del filosofo paesaggista Gilles
Clemènt. (mica solo pollini)!
L’idea di questa serata inclusiva e
conviviale ha da subito affascinato i commercianti di Galleria Mazzini,
i quali hanno pensato anche allo svolgimento, che prevede
l’intrattenimento musicale ed anche un bel menù per l’aperitivo e la
cena, preparato appunto dalle attività “Food” della galleria.
Ma precisamente che roba è questa Tovaglia….
Lua: La Tovaglia di Giuseppe
è un assemblaggio simbolico di ciò che ogni giorno produce e consuma
piazza Mazzini, facendo venir fuori una sua prima identità.
Ai partecipanti del workshop è stato
chiesto di trasformarsi in “cercatori” di indizi bidimensionali, da una
foglia caduta da un albero di leccio in Piazza Mazzini, al tovagliolino
dei bar, dalle locandine scadute e ancora affisse nei locali, ai
biglietti da visita, dai grattini dei parcheggi, alle buste di carta
dopo un acquisto alla Coin, e ancora sottobicchieri, cartoni della pizza
qualsiasi altra cosa provenga da Piazza Giuseppe Mazzini e dintorni.
Tutto in una tovaglia, per raccontare un luogo centrale e allo stesso
tempo dimenticato della città.
La lunga raccolta sotto forma di
tovaglia sarà assemblata dai partecipanti (e dai passanti) e questo
sabato sera sera ricoprirà la tavolata, che potrà ospitare circa 250
persone. Ma ovviamente chiunque arrivi sarà il benvenuto.
Maria Angela Nestola
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