Non che ci sia bisogno di
presentarlo, Marcello Zappatore, ma considerando la sua eccellente liquidità
artistica, è bene tracciare sul nascere una sintesi dei suoi numerosi progetti,
per poi fermarci a chiacchierare con lui, della sua nuova creatura discografica,
Propolino.
Forgiato in giovanissima età
dall’ascolto dei Beatles, di Zappa e di Hendrix , Marcello, riuscirà a farsi
guidare dal suo orecchio precoce, verso una solida formazione, che lo farà diventare
in fretta e per molti “un chitarrista fuori dal comune”, capace di spaziare dal
metal, al progressive, con dei salti eccezionali nel jazz.
Moltissimi i tour e i concerti
per l’Italia, uno spot per MTV dedicato al quasi omonimo Frank (Zappa), e il cortometraggio
“In religioso silenzio” (nel ruolo del protagonista), che nel 2005 vince il
premio per la critica al Milano Film Festival; la scuola di musica in collaborazione
con Jazzitalia, i due seminari universitari tenuti al fianco del prof. Boerio,
il disco “La ciliegina sulla Porta” e ancora, nel 2010 il film “W Zappatore”, con
Sandra Milo e la regia di Maci Verdesca, vincitore del il Brooklyn Film
Festival a New York.
Una vera forza Marcello Zappatore, che con il suo nuovo
lavoro discografico, Propolino, si conferma un artista virtuoso e in raffinata
evoluzione.
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Marcello,
da quali incroci nasce Propolino?
Il termine "Propolino" nasce dalla fusione fra la
propoli e un topolino; l’incontro di queste due parole ha dato vita a questa creatura
fantastica, ovvero l'ape con le orecchie da topo, che primeggia sulla copertina
del disco, abilmente realizzata dal grafico Fabio Chiesa.
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Ascoltando
il tuo disco, si attraversano diverse sensazioni. Ogni brano ha una dimensione esclusiva
e mutevole, difficile da racchiudere in un unico pensiero, viene da pensare
quasi ad una storia. Tu, come lo definiresti?
Utilizzo volentieri il termine che un mio caro amico ha
scelto per descrivere il disco:
"variopinto". Ho sempre amato portare l'ascoltatore in un viaggio mai
noioso, fatto di tante sensazioni, stili diversi, senza limiti e preconcetti.
C'è anche da dire che il disco è stato realizzato in ben cinque anni di intenso
lavoro, e molte delle esperienze di questo tempo, sono contenute nella mia
musica, il risultato non poteva che essere variegato.
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“Carne da
Marcello”, “Ninna Nonna”, “Lupotenente”, sono solo alcuni dei sedici bizzarri titoli
che si trovano nel disco; come nascono questi giochi di parole e che ruolo
occupa l’ironia in Propolino?
Sono un grande amante della comicità, dell'umorismo e dei
giochi di parole; spesso annoto su un taccuino quelli che mi vengono in mente,
e poi li uso come possibili titoli di brani da me composti. L'idea di fondo
consiste nel fatto che, scrivendo musica strumentale, quindi senza un testo,
senza la voce, senza parole, ho la libertà di attribuirvi pressoché qualsiasi
titolo, e talvolta penso che, utilizzando un titolo che faccia sorridere, posso
far rimanere maggiormente impressa una mia composizione. E poi, magari, se non
piace il brano.. piace il titolo!
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Nella tua
carriera hai affiancato grandi artisti, contribuendo a rendere uniche le loro
performance; anche il tuo nuovo disco ospita grandi collaborazioni, ce le
racconti?
Ho avuto la fortuna di poter suonare su grandi palchi, di
fronte a sterminate platee e con artisti rinomati, ma in tutta sincerità, la mia
massima soddisfazione si manifesta quando suono miei componimenti, la mia
musica che non avendo un grande appeal commerciale, difficilmente attrae un’attenzione
di massa. Sono stato molto fortunato a ricevere per Propolino l'apporto
creativo di grandissimi musicisti salentini, tutti cari amici, che sono: Dario
Congedo, Pasquale Paco Carrieri, Fabrizio Palombella, Emanuele Coluccia e Luca
Alemanno.
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Quando e
dove potremo ascoltarti dal vivo?
Suono molto spesso dal vivo, per conoscere le date e i
luoghi precisi potete seguirmi sul sito internet www.marcellozappatore.com
e sulla mia pagina facebook.
Maria Angela Nestola
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